Le domande di cittadinanza online ridurranno davvero i tempi per diventare italiani? Non lo sappiamo!
Va sottolineato che ora non è più necessario aspettare un appuntamento per presentare la richiesta di persona. Ma prima o poi bisognerà andare in prefettura a presentare i documenti originali e quindi a fare la differenza sarà il personale impiegato dal ministero dell’Interno per esaminare le domande: se continuerà ad essere largamente sottodimensionato, i tempi saranno ancora incredibilmente lunghi.
Quanti aspiranti italiani, però, sanno che la legge fissa un limite entro cui il ministero dell’Interno deve rispondere, concedendo o negando la cittadinanza? “Il termine per la definizione dei procedimenti […] è di settecentotrenta giorni dalla data di presentazione della domanda” dice il regolamento DPR 362/1994. E quanti sanno che, passati quei due anni senza una risposta, si può obbligare il ministero ad affrettarsi?