D’ora in poi non c’è scusa che tenga. Anche le ragazze e i ragazzi stranieri vanno ammessi al Servizio Civile Nazionale. La norma che prevedeva il requisito della cittadinanza italiana non esiste più: è stata cancellata perché contraria ai principi di solidarietà e uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione.
È una sentenza depositata oggi dalla Corte Costituzionale a far finire una battaglia civile e legale che dura da anni. La stessa che nei tribunali ha visto bocciati più volte i bandi per soli italiani emanati dal governo, perché discriminatori, tanto che anche tra i 30 mila volontari reclutati per il 2015 sono stati ammessi gli stranieri.
“L’ammissione al servizio civile – scrive la Corte – consente oggi di realizzare i doveri inderogabili di solidarietà e di rendersi utili alla propria comunità, il che corrisponde, allo stesso tempo, ad un diritto di chi ad essa appartiene”. “L’esclusione dei cittadini stranieri, che risiedono regolarmente in Italia, dalle attività alle quali tali doveri si riconnettono appare di per sé irragionevole”.
Il servizio civile va visto anche come “un’opportunità di integrazione e di formazione alla cittadinanza” e le “attività di impegno sociale” sono “base della convivenza”.
Per chi volesse partecipare, non c’è tempo da perdere, Le domande andranno presentate direttamente all’ente che avviato il progetto entro le ore 14.00 del 31 luglio 2015. Sul sito dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile Nazionale trovate il bando, l’elenco dei progetti, i moduli per le domande e tutte le altre informazioni utili.